Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey by Lady Fiona Carnarvon

Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey by Lady Fiona Carnarvon

autore:Lady Fiona Carnarvon
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-6731-114-9
editore: Vallardi
pubblicato: 2012-01-01T05:00:00+00:00


Eroi di guerra

Dopo sei mesi di storie raccapriccianti sul Fronte Occidentale e di cure prodigate a pazienti disperati, la familiarità del viaggio invernale in Egitto dovette sembrare il ritorno a un mondo che stava rapidamente svanendo. Gli spostamenti nell’Africa settentrionale erano ancora possibili, anche se difficoltosi.

Lord e lady Carnarvon seguirono le tracce di Aubrey, Mary ed Elsie, che avevano compiuto tutti il viaggio separatamente subito prima di Natale. Aubrey era guarito dalle sue ferite ed era diventato abile. Se quattro mesi prima era stato oggetto di derisione, scartato perché l’esercito non lo considerava abbastanza in forma per combattere, ora la patria aveva un bisogno disperato di lui e non vedeva l’ora di man darlo al fronte. Gli atteggiamenti erano cambiati da quando la guerra si era rivelata per ciò che era, una carneficina da incubo. Ora praticamente chiunque era il benvenuto al servizio di Sua Maestà.

Aubrey si diresse in Egitto forte della sua esperienza nelle vicende del Medio Oriente e della conoscenza di diverse lingue parlate in quella regione. Portò con sé solo pochi indumenti, scelti a caso, e la macchina per scrivere, e al suo arrivo scoprì che il generale sir John Maxwell, comandante dell’esercito in Egitto, continuava a credere che i turchi non avrebbero costituito una minaccia. La vita andava avanti più o meno come sempre al Cairo, con gli svaghi abituali, immutati, per turisti invernali e il solito ambiente di eccentrici e avventurieri. Aubrey conobbe T.E. Lawrence, che sarebbe diventato un buon amico, ma al primo incontro provocò in lui la solita reazione divertita. «Poi c’è Aubrey Herbert, che sembra un pagliaccio ma di quelli divertenti: è troppo miope per leggere o per riconoscere chicchessia, ma parla bene turco, oltre che albanese, francese, italiano, arabo e tedesco.» Aubrey descrisse l’uomo che sarebbe diventato Lawrence d’Arabia come «uno strano gnomo, una mezza canaglia con un tocco di genio».

La madre di Aubrey, Elsie, attraversò il Mediterraneo approdando ad Alessandria per stare con lui, ma arrivò al Cairo solo poche ore prima che venisse mandato ai Dardanelli.

Trovò sul posto sua nuora Mary e, avendo deciso di rendersi utile, cominciò a organizzare la logistica per le navi ospedale: dopo l’inizio della campagna, sarebbero andate e venute dal porto di Alessandria. Nel giro di quattro mesi ce n’erano dozzine ogni giorno, che trasferivano i sopravvissuti del massacro di Gallipoli in Inghilterra.

Almina e Carnarvon alloggiavano al Shepheard’s Hotel, come facevano sempre da più di dieci anni, e Almina si de dicò a recuperare le forze per prepararsi al ritorno al lavoro.

Il problema era che l’Egitto, da località turistica di lusso che era, si stava trasformando in teatro di guerra. Lo scopo della campagna era combinare le forze navali e militari per catturare la capitale turca Costantinopoli, assicurandosi così il passaggio via mare per la Russia attraverso il Mar Nero. In quel modo i russi che combattevano sul Fronte Orientale sarebbero potuti essere adeguatamente riforniti e si sarebbe allentata la pressione sul Fronte Occidentale, che era in una disperata situazione di stallo. Il giovane Winston Churchill, allora Primo Lord dell’Ammiragliato, fu uno dei principali artefici del piano.



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